mercoledì 6 luglio 2022

Autoimmobilisti

A mano a mano che il “progresso” avanza a grandi passi, sta cambiando sempre più radicalmente il rapporto fra l’uomo e la propria automobile, sempre ammesso che il malcapitato guidatore degli anni a venire sia ancora in grado di acquistarne e mantenerne una, prospettiva invero di assai difficile realizzazione. Diventerà sempre più un retaggio del passato l’immagine dell’auto che una volta acquistata con grandi sacrifici, veniva “coccolata” in garage per poi essere dominata rombante sull’asfalto e lanciata in autostrada al galoppo come un cavallo di razza. Dal luglio del 2024 ogni auto di nuova immatricolazione dovrà montare di serie un limitatore di velocità, che deciderà in maniera autonoma di schiacciare il pedale del freno ogni qualvolta tu stia superando il limite di velocità imposto in quel tratto di strada. Immaginare qualcosa del genere sulle strade italiane, dove su una statale si passa schizofrenicamente dai 90 km/h ai 30 km/h in un battito di ciglia ed i limiti molto spesso sono del tutto disancorati dalla realtà ed utilizzati solamente per fare cassa con le multe o tutelarsi dalle denunce per mancata manutenzione del fondo stradale è naturalmente grottesco. Così come lo sarebbe il quadretto composto da auto nuove che inchiodano ad ogni piè sospinto ed auto più datate i cui guidatori, tentando di evitare un tamponamento si profondono in epiteti ben poco raffinati. Con tutta probabilità gli acquirenti delle auto nuove si recheranno in tutta fretta dall'elettrauto per fare disinnescare il marchingegno e le autorità chiuderanno un occhio, ben consce del fatto che la situazione diventerebbe ingestibile. Resta il fatto che fra sistemi che parcheggiano autonomamente e vetture a guida assistita quando non completamente autonoma, l'uomo progressivamente si ritroverà a non dominare più un bel niente, tranne le rate del finanziamento. Un problema comunque di poco conto, se pensiamo che fra una decina di anni, con l’imposizione dell'elettrico, disporre di un mezzo di trasporto autonomo sarà esclusivo appannaggio di un’élite di persone facoltose che troppo prese dai propri impegni non faranno caso a chi sia in realtà a comandare all’interno dell'abitacolo.

Psicoestate

Dopo due anni di fantapandemia, una seconda guerra mondiale per procura, l'annichilimento di ogni risorsa del Paese e le “bizzarrie di un clima che dopo un inverno negato ci sta regalando un'estate infinita iniziata alla fine di aprile, è inevitabile che di buon senso in giro ne sia rimasto davvero poco e il raziocinio latiti come non mai.... Spuntano così come funghi, individui di varia natura con evidenti deficit cognitivi, impegnati ad esternare convincimenti, in corsivo e non, attraverso i quali sarebbe possibile salvare il mondo e perché no anche il nostro futuro. Qualche “genio” incompreso, ma mai abbastanza, vorrebbe che nell’estate più torrida di sempre si spegnessero i condizionatori, per fare dispetto a Putin. Qualcun altro ritiene che si possa risolvere la crisi idrica evitando di lavarsi e cambiare gli indumenti intimi, qualcuno ancora propone la minzione familiare di gruppo in raduni collettivi davanti allo sciacquone, vero responsabile di quanto sta accadendo. Sui giornali si possono “imparare” quotidianamente gli usi più strampalati dell'acqua che scolate dopo avere cotto la pasta, o “apprendere” i 10 modi in cui si può rinfrescare la casa, semplicemente immaginando che questo avvenga. L'elenco invero sarebbe assai più lungo, ma mette tristezza un simile esercizio di fantasia malata. Purtroppo lo sciacquone non salverà niente e nessuno, così come evitare di cambiarci le mutande ci farà semplicemente puzzare, senza alcun impatto sulla crisi idrica, ma molte conseguenze su coloro che ci stanno intorno. Però non ritrovarsi quotidianamente a leggere le cazzate di personaggi psichicamente instabili, quello si potrebbe in fondo donarci una qualche forma di sollievo.

venerdì 14 maggio 2021

Il destino della più grande miniera di litio al mondo

 

Marco Cedolin

Nella nuova società globalizzata trainata dal turbocapitalismo finanziario, i rapporti di forza fra i singoli stati e le grandi corporation sono ormai mutati radicalmente e si muovono su un piano inclinato dove il potere economico e politico di queste ultime sovrasta di gran lunga quello delle nazioni, che sono state costrette progressivamente a svendere la propria sovranità e si ritrovano sempre più limitate nella loro capacità di movimento.
Le conseguenze di questa situazione sono evidenti in moltissimi settori, che spaziano dallo sfruttamento delle risorse a quello della sanità pubblica, passando attraverso qualsiasi elemento della sfera economica.....

giovedì 29 aprile 2021

In Val di Susa va di nuovo in scena il teatro dell’assurdo

 

Marco Cedolin

Mentre in tutta Italia impazza da oltre un anno l’epidemia di Covid, con il suo carico sempre più pesante di vittime, restrizioni della libertà personale e devastazione del tessuto economico, mentre (ipocritamente) si celebra con grande enfasi la Giornata Mondiale della Terra, mentre il neonato governo Draghi conia (ancora più ipocritamente) perfino un ministero, quello della Transizione ecologica, dedicato alla difesa dell’ambiente, in Val di Susa lo Stato italiano continua a mettere in atto l’unica logica che in tutta evidenza conosce, quella della devastazione dei territori e della vessazione dei cittadini che hanno la sventura di vivere all’interno di essi....

lunedì 26 aprile 2021

Sicuri che il nucleare sia pulito?

 

Marco Cedolin

Che quella nucleare sia in assoluto una fra le fonti energetiche più insostenibili per l’ambiente, pericolose per l’uomo e costose sotto il profilo economico è un dato di fatto che dovrebbe risultare evidente a chiunque abbia studiato almeno un poco l’argomento.
Anche se si volesse considerare basso (pur non essendolo) il rischio di una contaminazione radioattiva innescata dalla fusione di uno o più reattori, così come purtroppo avvenuto nelle tragedie di Chernobyl e Fukushima di cui ancora oggi si ignora il reale impatto sulla salute umana e la biosfera, il vero problema dell’energia nucleare, sia dal punto di vista ambientale che da quello economico rimane quello della gestione delle scorie radioattive, parte delle quali sono destinate a rimanere pericolose per 250mila anni, una lunghezza temporale che travalica qualsiasi nostra immaginazione....

mercoledì 21 aprile 2021

Si è aperto il più grande processo italiano per crimini ambientali

 

Marco Cedolin

Abbiamo parlato diffusamente lo scorso anno dello scandalo dei Pfas, a causa del quale solamente in Veneto oltre 350mila persone hanno bevuto per decenni, e continuano a bere, acqua pesantemente contaminata da sostanze tossiche in grado di provocare malattie degenerative del cervello, una lunga serie di tumori, cardiopatie e malattie collegate al diabete, solo per citare alcune delle moltissime patologie messe in relazione con l’accumulo di questi veleni all’interno del corpo umano nel corso di molteplici studi.
L’inquinamento da Pfas, sostanze vietate negli stati Uniti dal 2001 a causa della loro tossicità per l’ambiente e gli esseri viventi e considerate dalla Commissione europea interferenti endocrini dal 2009 non riguarda solamente il Veneto (che comunque risulta essere la più vasta zona oggetto di contaminazione), ma anche la provincia di Alessandria, quella di Pisa, i bacini dei fiumi Lambro e Olona in Lombardia, il distretto tessile di Prato e il Polo conciario campano....

lunedì 5 aprile 2021

Ecco come multinazionali e governi stanno facendo finta di salvare il pianeta

 

Marco Cedolin

Da ormai un paio di decenni tutti i grandi poteri, politici, finanziari e industriali, che hanno contribuito alla devastazione del pianeta, fagocitandone le risorse, inquinando l’ambiente e portando la biosfera al limite della catastrofe, si sono resi conto di una realtà incontrovertibile. Nei decenni futuri sarà impossibile accumulare profitti miliardari paragonabili a quelli del passato, semplicemente replicando l’atteggiamento predatorio attuato finora. Ragione per cui, per continuare ad arricchirsi, come e più di prima, occorre un approccio completamente differente, che tenga conto del fatto che le risorse non rinnovabili si stanno progressivamente esaurendo e il problema dei cambiamenti climatici si è ormai tradotto in realtà.
Quando un problema non può più essere ignorato, né combattuto semplicemente minimizzandolo, non resta che cavalcarlo trasformandolo nella propria battaglia, assicurandosi che la battaglia in questione possa garantire un futuro di profitti miliardari, sulla base di scelte “ambientaliste” che sicuramente non salveranno il pianeta, ma rimpingueranno adeguatamente le tasche delle stesse persone che ci hanno condotto fino a questo punto...

giovedì 4 marzo 2021

La nuova corsa allo spazio

 

Marco Cedolin

Correvano gli anni ‘60 del secolo scorso, quando la corsa allo spazio iniziò a entusiasmare in maniera sempre più profonda l’immaginario collettivo. Il tutto in un crescendo di missili, sonde e satelliti lanciati a ripetizione dagli Stati Uniti e dalla Russia, che di fatto si contendevano oltre al globo terracqueo anche l’egemonia dell’esplorazione spaziale, in una sorta di proiezione della Guerra Fredda all’interno del sistema solare. Vennero lanciati in orbita nello spazio per mezzo di razzi, non sempre con successo, prima animali e poi esseri umani, si procedette, anche in questo caso con alterne fortune, all’invio di sonde su quasi tutti i pianeti del nostro sistema solare, ma soprattutto gli interessi di entrambe le superpotenze si concentrarono sulla Luna, trattandosi ovviamente dell’obiettivo più abbordabile...

martedì 2 marzo 2021

Le multinazionali del farmaco lavorano per la nostra salute?

 

Marco Cedolin

Quando si pensa alle grandi multinazionali farmaceutiche, e s’intende farlo con l’ausilio di molta buona fede, diventa facile immaginare enormi colossi industriali e finanziari, con una moltitudine di centri di ricerca, all’interno dei quali migliaia di ricercatori lavorano con le attrezzature più sofisticate, nel perenne tentativo di creare e sperimentare sempre nuovi farmaci che possano lenire le nostre sofferenze e renderci di fatto persone più sane e più felici. Il tutto ovviamente a scopo di lucro, ma con sullo sfondo immancabilmente la ricerca del benessere collettivo come fine ultimo...

martedì 19 gennaio 2021

Dove seppelliamo le scorie nucleari?

 

Marco Cedolin

Attualmente in Italia, comprendendo anche le scorie che in questo momento albergano ancora in Inghilterra e in Francia dove sono state sottoposte al riprocessamento ma presto torneranno nel nostro Paese, esistono circa 95mila metri cubi di rifiuti nucleari. I rifiuti in questione derivano in larga parte dalle centrali nucleari che sono state attive fino al 1990, ma anche dalle attrezzature ospedaliere e da quelle per l’analisi e la ricerca.
La gestione delle scorie nucleari, che è costata fino ad oggi al contribuente italiano circa 11 miliardi di euro sotto forma di addizionali nelle bollette dell’energia, è affidata alla Sogin che è la società statale responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi da essi derivati...

martedì 5 gennaio 2021

La lunga mano della finanza sull'acqua

 

Marco Cedolin

Da ormai qualche decennio sta crescendo con sempre più forza il convincimento che la “risorsa” acqua, nel futuro prossimo, rappresenterà quello che è stato il petrolio nel corso del XX secolo, e i segnali che inducono a pensarlo sono stati fino ad oggi innumerevoli, ultimo fra i quali la notizia sconvolgente resa nota poche settimane fa, quando il Cme Group, la più grande piazza finanziaria dei contratti a termine del mondo, in collaborazione con il Nasdaq, ha annunciato la creazione del primo future sul mondo sull’acqua, dando la stura alla possibilità che la “merce” acqua venga quotata in borsa attraverso dei titoli derivati, alla stessa stregua di quanto già avviene con il grano, il mais, la soia o il riso. Il tutto con il supporto delle più grandi organizzazioni internazionali, come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, l’ONU, la FAO e la stessa Unione Europea...

domenica 6 dicembre 2020

Giornali alla deriva: la crisi d’identità dell’informazione mainstream

 

Marco Cedolin

È sufficiente leggere i dati pubblicati da ADS (Accertamenti Diffusione stampa) concernenti le vendite dei principali quotidiani nel mese di settembre 2020, per avere dinanzi agli occhi l’impietosa fotografia dello stato di profonda crisi in cui versano i giornali italiani.
I 59 quotidiani presi in esame hanno infatti venduto 1.879.909 copie, a fronte delle 2.222.294 di settembre 2019, palesando un calo del 15,4%, il dato è inferiore anche a quello delle vendite riscontrate nello scorso mese di agosto 2020, ma quello che più dovrebbe fare riflettere è il fatto che l’incidenza delle copie rese sia ormai giunta al 67,19%, con un incremento di oltre tre punti percentuali rispetto a settembre 2019......

mercoledì 14 ottobre 2020

Il Mose ha funzionato davvero?

 

Marco Cedolin

Nei giorni scorsi il Mose è stato utilizzato per la prima volta, a fronte di un’alta marea di 120 cm, Venezia è rimasta all’asciutto e tutti i media hanno celebrato l’accaduto come si trattasse di un successo epocale. Ma davvero il fatto che una mega infrastruttura, costata finora 6 miliardi di euro e 17 anni di lavori durante i quali è stata sventrata la laguna, sia riuscita per una prima volta a compiere il lavoro per cui era stata concepita può considerarsi un successo? Lo abbiamo chiesto a Stefano Micheletti dell’Associazione Ambiente Venezia che fa parte del comitato No Grandi Navi che da anni lotta per una laguna risanata e in equilibrio....

sabato 3 ottobre 2020

Un chip nella nostra testa: l’ultima visione di Elon Musk

 

Marco Cedolin

Quando si pensa a Neuralink, l’azienda fondata nel 2016 dal miliardario “visionario” Elon Musk con lo scopo dichiarato di mettere in collegamento il cervello umano con il computer, vengono immancabilmente alla mente i racconti di Asimov o le serie tv come “Black Mirror“, in un universo dove l’uomo e la macchina si fondono fra loro fino ad ingenerare una serie di futuri inquietanti che si perdono nell’imponderabile....

lunedì 21 settembre 2020

Glifosato: l'ingrediente segreto della pasta

 

Marco Cedolin

Dovrebbero indurci a una profonda riflessione le parole pronunciate nel mese di agosto durante un’intervista da Paolo Barilla, vicepresidente dell’omonimo gruppo, nonché presidente dell’associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane. Il manager in questione, dopo avere puntualizzato come produrre una pasta a “glifosato zero” sia un’operazione senza dubbio possibile ma solamente alzando i prezzi di produzione, si è sentito in dovere di aggiungere che nel caso si producesse una pasta “perfetta” in una zona del mondo non contaminata e senza l’ausilio della chimica, un piatto di pastasciutta arriverebbe a costare due euro anziché 20 centesimi come accade oggi....

mercoledì 8 luglio 2020

Con l’inaugurazione del Mose si festeggia una truffa da 7 miliardi

Marco Cedolin

In un periodo estremamente drammatico per l’economia del nostro Paese come quello che stiamo vivendo, mentre perfino l’epidemia di covid – 19 viene usata dalla consorteria del cemento come cavallo di Troia per sdoganare senza alcun controllo ogni sorta di grande opera impattante per il territorio, venerdì 10 luglio a Venezia si terrà l’ennesimo atto di una commedia del grottesco che è già costata al contribuente italiano 7 miliardi di euro e probabilmente altri ne costerà negli anni a venire....