venerdì 16 maggio 2003

800 euro a chi fa un figlio 350000 a chi lo vende in adozione

Marco Cedolin

Il mercimonio dei neonati è uno dei tanti esempi di come l'abbrutita civiltà contemporanea continua a trattare la vita umana alla stregua di un bene di consumo, che non ha altro valore intrinseco se non quello del suo prezzo.
E' di appena un paio di giorni fa la notizia di quei bambini extracomunitari "venduti in adozione" a famiglie agiate, per la modica cifra di 350,000 euro, aberrante scambio commerciale al mercato della vergogna.
La nausea non ha ancora abbandonato le nostre coscienze che già si torna a parlare di neonati e denaro, un binomio evidentemente inscindibile per il ministro del Welfare Maroni.

Maroni, appunto ha espresso la necessità d'intervenire sul tasso di natalità italiano, che è il più basso d'Europa attraverso un contributo di 800 euro alle famiglie, a fondo perduto.
Viene immediatamente istintivo chiedersi quale ruolo preponderante dovrebbero avere, secondo il lungimirante intellettualoide padano 1.600.000 lire nella scelta che porta una coppia di persone normodotate alla decisione di concepire un figlio.
Mettere al mondo una creatura, caro Maroni è un atto di amore estremamente serio e coinvolgente, tutte parole che, ben comprendiamo hanno per lei un senso sconosciuto.
Per quale ragione, anzichè offrire un ridicolo e offensivo "premio di procreazione" non fa uno sforzo per cercare di capire quali siano le ragioni che determinano questo calo di natalità che tanto la preoccupa?

Scoprirebbe, sempre che non risulti sforzo improbo per il suo cervello, che il basso tasso di natalità è la risultante di molti fattori, non tutti economici che lei dovrebbe conoscere molto bene.
Innanzitutto la precarietà del mondo del lavoro, cui contribuisce in maniera significativa il suo operato.
I giovani lavoratori interinali, atipici, socialmente utili, senza nemmeno lo straccio di una certezza nel futuro sono secondo lei messi nella possibilità di costruirsi una famiglia?
E forse il suo obolo di 800 euro cambierebbe il loro destino di "eterni figli", non per scelta ma per meschina necessità?
I ritmi forsennati cui siamo tutti sottoposti giocoforza, la frenesia ipercinetica di una vita, vissuta sempre senza tempo, costituiscono forse il terreno ideale per potersi dedicare a crescere un pargolo?
I tanti che temono di dare a loro figlio un mondo corroso dall'inquinamento, dal cinismo, dalla sopraffazione, dove vengono monetizzati anche i sentimenti e le persone, non crede meritino risposte un poco più serie dell'elemosina di stato?
Quando si cerca di risolvere un problema, e la mancanza di futuribili consumatori certo lo è, sia per lei che per il suo padrone bisognerebbe almeno tentare di conoscere nella loro interezza le ragioni che lo innescano.

Non avendo lei le capacità d'interpretare nulla che esuli dal pensiero di chi la comanda, si tenga, ci dia retta gi 800 euro e li destini magari all'arrotondamento delle paghe da fame che oltraggiano in Italia ogni genere di lavoratore.Potrebbe in questo modo perfino assistere, per quello che a lei sembrerà uno strano scherzo del destino, a quell'aumento della natalità di cui tutti saremmo oltremodo felici.

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