giovedì 18 settembre 2003

Che strana cosa la democrazia

Marco Cedolin

Ho sempre creduto fermamente nella logica del "cogito ergo sum" (tranquilli non sto andando a scuola serale di latino insieme a Berlusconi) ma in questi ultimi anni mi sto purtroppo rendendo conto che se in realtà noi tutti esistessimo in funzione della nostra possibilità di avere un pensiero l'Italia sarebbe popolata solo da 56 milioni di ectoplasmi, più un unico superuomo alla Nietzsche che si sente investito da una qualche volontà divina o divinatoria e si pone quale mentore del non pensiero degli Italiani tutti.

Due anni fa il giorno dopo il crollo delle torri gemelle ho appreso con genuino stupore di essere anche io americano ed avendo letto in tenera età "La Metamorfosi " di Kafka sono immediatamente corso in bagno trafelato, sbucciandomi un gomito contro lo stipite della porta e un ginocchio nella susseguente caduta contro la vasca da bagno, spiritato dalla frenesia di correre a guardarmi dinanzi allo specchio.
Fortunatamente la mia brutta faccia era rimasta inalterata, simile a quella della sera prima, quindi semplicemente gli altri pensavano io fossi americano, perchè qualcuno lo aveva detto loro, ma in realtà restavo quello di sempre, sia pur impossibilitato nel comunicare il vero stato delle cose all'esterno.

Da quel giorno in poi le "sorprese" si sono susseguite a ritmo regolare. Un mattino mi sono ritrovato a deplorare e combattere il terrorismo, ma come si fa a combattere e deplorare un qualcosa che si è fermamente convinti neppure esista?

Un'altra volta, verso mezzodì ho appreso di essere convinto europeista, pur non avendo mai condiviso neppure un crine di quel cavallo zoppo che è l'UE.

Addirittura, e in questo caso non riesco a ricordare se fosse sera o mattina, sono stato reso edotto di aver condannato pubblicamente i brigatisti dell'omicidio Biagi ( i brigatisti, vi rendete conto? Come se fosse serio nel 2001 esprimere dissenso verso la carboneria) e pochi mesi dopo ho espresso sincero (sincero?) dissenso verso coloro che proditoriamente (proditoriamente?) fischiavano e contestavano il rinnegato (rinnegato!)Pezzotta, colpevole di essersi venduto insieme ai voti dei suoi iscritti all'acquirente Silvio Berlusconi.

Ma le mie gesta inconscie non sono finite qui, ho appoggiato guerre preventive, soccorso e compatito gli "amici americani" (che strano valore però quello dell'amicizia), ho portato a Bush la mia solidarietà (e la cicuta che preparavo con cura da tre anni?), ho asserito di desiderare le riforme e mi sono accorto di volere che a governarmi fosse la "cosca" della Casa delle Libertà.

Tutto questo fino ad oggi quando il mio patologico sdoppiamento di personalità schizoide è assurto al proprio acme e mi sono ritrovato ad esprimere solidarietà ed amicizia nientemeno che al boia Sharon e di conseguenza riprovazione e antipatia nei confronti del popolo palestinese, eh si perché non credo sia possibile professarsi amici dello stupratore, senza mancare di rispetto nei confronti della vittima dello stupro.
Anche in democrazia fortunatamente la parola "troppo" è ancora parte integrante del desueto vocabolario della lingua italiana, sono sinceramente stufo di restare muto con questo pesante bavaglio sulla bocca, mentre giornali e TV illustrano con dovizia di particolari tutte le sfumature inerenti il mio pensiero.

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