giovedì 31 luglio 2008

Scajola e la favola del carbone pulito

Marco Cedolin

Bruttissima giornata quella di ieri per i cittadini di Civitavecchia, costretti ad assistere all’inaugurazione della nuova centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord, nonché a subire le stonate parole del maldestro ministro Scajola che presenziando alla cerimonia è incorso in un’imbarazzante gaffe avente per oggetto gli operai morti durante la costruzione dell’opera, da lui trattati con sufficienza alla stessa stregua di un qualsiasi sopportabile effetto collaterale.

Esternazioni fuori luogo di Scajola a parte, il vero dramma è costituito dalla centrale Enel di TVN, entrata oggi provvisoriamente in funzione a metano anziché a carbone in quanto tuttora priva dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Un vero mostro destinato a bruciare 600 tonnellate di carbone l’ora, rilasciando 6.300.000 metri cubi di fumo carico d’inquinanti, nonostante l’Enel, la “buona stampa” ed un folto stuolo di esperti compiacenti le abbiano attribuito impropriamente la patente di “centrale a carbone pulito”. La centrale di TVN pulita non lo è affatto in quanto adotta il tradizionale sistema di Combustione del Carbone Polverizzato (PCC) che determina il rilascio di emissioni nocive costituite da metalli pesanti e nanopolveri, in grado di elevare il tasso di mortalità nella popolazione esposta fino a 300 km dal punto di emissione degli inquinanti, e non la tecnologia sperimentale di Ciclo Combinato di Gassificazione Integrata del Carbone” (IGCC) che una volta perfezionata potrebbe essere definita a basso impatto ambientale. Ed in quanto sporco, così come il carbone che utilizzerà, l’impianto di TVN metterà seriamente a rischio la salute delle popolazioni residenti nell’area soggetta alla ricaduta delle sostanze inquinanti (come numerosi studi medici stanno a dimostrare) danneggerà l’agricoltura compromettendo lo stato dei terreni e contribuirà allo sforamento del protocollo di Kyoto determinando un aggravio di circa 500.000 euro delle sanzioni a carico dell’Italia.

La favola della centrale a carbone pulito di TVN, pubblicizzata in TV e sui giornali come un capolavoro di tecnologia ed innovazione, ma in realtà priva di qualunque velleità ecologica e tecnologicamente non proprio all’avanguardia, non sembra comunque avere convinto molti fra i cittadini che saranno costretti a subire sulla propria pelle le conseguenze nefaste dell’impianto. Un folto gruppo di contestatori, costituito da coloro che da anni si battono contro la costruzione della centrale, ha infatti accolto la cerimonia d’inaugurazione organizzando un vero e proprio corteo funebre con tanto di bare e donne vestite di nero, per celebrare neppure troppo metaforicamente il funerale di un intero territorio e dei suoi abitanti, immolati sull’altare della sete di profitto dell’Enel e probabilmente giudicati dal ministro Scajola come l’ennesimo sopportabile effetto collaterale di un progresso che annerisce i polmoni, come il carbone.

6 commenti:

Alba Kan ha detto...

Ciao Marco, leggo spesso i tuoi articoli "lucidi" ed "essenziali" (anche su luogocomune). Purtoppo di qualsiasi cosa si parli, qualunque sia l'argomento, si finisce sempre con il soliti marcio nocciolo della questione: interessi econonomici e basta. In Italia, come altrove (ma questo non mi consola di certo), si fa sempre una propaganda allarmistica per indurre i cittadini ad accettare cose che con un pò di buon senso nessuno accetterebbe. Già qualche anno fa l'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti, lasciava dichiarazioni allarmanti del tipo "Rischiamo di restare al freddo e al buio"...allarmismi inutili e comunque il nucleare non è la soluzione; vogliono farci accettare tonnellate di scorie radioattive con la menzogna della "sicurezza", ma sappiamo che fine fanno gli "alti" standard di sicurezza e di controllo quando ci sono interessi di milioni di euro.
L'impotenza di un povero cittadino è angosciante, possibile che dobbiamo solo subire?

Anonimo ha detto...

Se dobbiamo solo subire? Certo che no basta che travaglio dia una data e ci ritroviamo a Roma per dare una pulita a quel palazzo infestato da parassiti.

marco cedolin ha detto...

Ciao Alba kan,
La constatazione di essere costretti solo a subire, in sè alquanto deprimente, deriva dal fatto che il condizionamento mediatico forgia l'opinione pubblica a proprio uso e consumo, ragione per cui la coscienza critica riguardo a queste questioni tende a svilupparsi solo in un numero molto ristretto di persone.

La centrale a carbone TVN ad esempio risulta essere una centrale a carbone pulito (nonostante non sia così)per la stragrande maggioranza degli italiani in quanto sui giornali e in TV uno stuolo di pseudo scienziati e politici lo hanno affermato. Così come hanno affermato che gli inceneritori non fanno male alla salute, il TAV è utile per il progresso, senza rigassificatori non avremmo più energia, il Mose ci salverà dalle acque alte e così via.

L'unica alternativa per il povero cittadino in possesso di una coscienza critica consiste nel tentare di produrre buona informazione e sostenere chi lavora in questo senso.

Marco

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

good start