mercoledì 6 maggio 2009

L'ONU chiede 7,8 milioni di danni ad Israele

Marco Cedolin

La notizia trova spazio su tutti i maggiori quotidiani europei, ma i giornali italiani, troppo impegnati a seguire le vicende coniugali del premier ormai divenute argomento fisso delle prime pagine, hanno evitato di farne menzione o si sono limitati a relegarla in qualche trafiletto.
L’ONU, come dichiarato in conferenza stampa da Ban Ki – moon, ha fatto pervenire ad Israele una richiesta di risarcimento di 7,8 milioni di euro, in seguito alla relazione della commissione che ha indagato in merito agli attacchi contro il personale e le strutture delle Nazioni Unite, compiuti dall’esercito israeliano durante l'operazione Piombo Fuso dello scorso inverno che ha causato la morte di oltre 1500 palestinesi.

Il risarcimento riguarda i bombardamenti (in alcuni casi con l’utilizzo del fosforo bianco) a Gaza da parte dell’esercito israeliano di 3 scuole, un ospedale e la sede delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Bombardamenti che hanno causato circa 50 morti e in merito ai quali la commissione d’indagine ha individuato gravi colpe dei militari israeliani che non avrebbero preso le necessarie precauzioni, né fatto gli sforzi necessari, volti a garantire il rispetto dell’inviolabilità delle Nazioni Unite e la protezione delle migliaia di civili che avevano cercato rifugio negli edifici dell’ONU.
La commissione ha inoltre domandato l’apertura di un’indagine riguardante eventuali violazioni del diritto internazionale, concernenti l’utilizzo del fosforo bianco in zone densamente popolate, da parte dell’esercito israeliano, sempre nel corso dell’offensiva su Gaza.

L’iniziativa dell’ONU è estremamente importante, in quanto suona come una condanna senza appello nei confronti dei massacri di civili palestinesi, compiuti dall’esercito israeliano nel corso dell’operazione Piombo Fuso. Dispiace constatare una volta di più come i grandi giornali italiani, soggiogati dalla lobby che li gestisce, non abbiano saputo cogliere l’importanza della notizia, ma si siano limitati a constatarne la “scomodità”, relegandola nel novero dell’informazione da sottacere per non incorrere nell’ira del padrone.

6 commenti:

Alba Kan ha detto...

Mi dispiace...ma secondo me è la solita montatura.
Propaganza allo stato puro!
L'ONU è complice di ogni massacro perpetrato ai popoli, in ogni angolo della terra. E' un'istituzione di criminali...un'associazione a delinquere.
A chi andranno questi soldi?
Sono i Palestinesi le vittime giusto?
Anche se Israele pagasse "la multa"...(magari gli sottraggono anche i punti dalla patente di Terroristi)... non sarebbero nemmeno soldi "loro"...con tutte le sovvenzioni che ricevono dagli USA!
Ma per favore!
Perchè non multano anche gli Usa che continuano a vendere armi ad Israele?
"Stati Uniti e Israele firmarono nel mese di agosto 2007 un "Memorandum of Understanding" (Memorandum d'intesa), impegnandosi a dare ad Israele 30 miliardi di dollari in aiuti militari nel corso del prossimo decennio. Si tratta di un assegno versato in contanti all'inizio di ogni anno fiscale. L'unica clausola sull'uso di tale dono in denaro a Israele è che spenda il 74% per l'acquisto di beni e servizi militari statunitensi
La prima concessione ai sensi del presente accordo è stato effettuato nel mese di ottobre 2008 per l'anno fiscale 2009, pari a 2.550 milioni di dollari. Per portare l'importo complessivo di 10 anni a 30.000 milioni di dollari, l' importo per i prossimi anni aumenterà gradualmente fino a raggiungere un livello annuale di 3.100 milioni di dollari all'anno per l'esercizio finanziario 2013. Questo continuerà fino all'anno fiscale 2018".
http://www.vocidallastrada.com/2009/03/crisi-economicaaiuti-militari-ad.html

Io dell'ONU proprio non mi fido!

Alessandro Morelli ha detto...

antisemita ! LOL :)

Alessandro Morelli ha detto...

Ma a parte gli scherzi, mi sbaglio o i gatekeepers dell'informazione italiana sono: mieli, lerner, mentana, mimun, ecc...?
e' tosta la situazione!

marco cedolin ha detto...

Cara Alba,
Riguardo all'ONU condivido in pieno il tuo giudizio, così come sono conscio del fatto che 7,8 milioni siano una cifra risibile e la commissione d'inchiesta concernente i bombardamenti con il fosforo bianco non arriverà mai e se arriverà sarà comunque addomesticata a sufficienza.

Quello che mi premeva mettere in evidenza è che comunque anche una richiesta di risarcimento di questo tipo (ridicola in sè) assume importanza all'interno di una situazione come quella attuale, dove tutti i governi occidentali sono appiattiti sulla politica di aggressione israeliana che viene giustificata senza se e senza ma. Non perchè il risarcimento crei un problema ad Israele, ma in quanto l'azione dell'ONU getta quanto meno qualche ombra sull'operato dell'esercito israeliano, considerato dall'occidente (Frattini in primis) ineccepibile.
Qualche ombra già mi pare qualcosa di sconvolgente, in un momento in cui criticare (anche dolcemente) Israele risulta essere un delitto capitale. I media italiani dal canto loro si sono premurati di evitare che qualsiasi notizia potesse nuocere all'immagine israeliana, mentre quotidianamente pubblicano a tutta pagina le notizie di esecuzioni capitali avvenute in qualche paese sgradito ai governi occidentali, al fine di screditarne l'immagine.
Molto interessante la tua annotazione riguardo all'accordo economico USA/Israele.

Caro Alessandro,
temo che oltre a loro i gatekeepers dell'informazione italiana siano anche molti altri. Per cui la situazione è forse anche peggiore di come appare.

giovanotta ha detto...

Citato.
Un saluto.

Anonimo ha detto...

Ho solo un dubbio, se non fosse stata colpita la struttura ONU, avrebbe chiesto il risarcimento danni in nome dei morti Palestinesi?
Perche' accanto alla fiaccola accesa dell'olocausto non si accende una lampadina sul gruppo di ebrei polacchi che alla fine del 1800 hanno fondato il SIONISMO e suonato la carica per invadere la Palestina? Ovvio che vi erano ebrei anche allora a Gerusalemme, ma 50 mila calati in pochi anni e con intenti urltraortodossi, oltre che fare la differenza, hanno fatto, fanno e faranno, macelleria industriale.
Tina Campolo