martedì 24 gennaio 2012

Monti minaccia e sputa veleno indignato per lesa maestà

Cedolin Marco
La prima (e ad oggi unica) vera protesta contro l'esproprio bancario, portato avanti dal governo dell'usura, sta facendo saltare i nervi di mr. Goldman Sachs e della congrega di servoprofessori che lo coadiuvano nell'impresa di rendere l'Italia un grande successo come la Grecia.
Per ironia della sorte a far barcollare Monti non sono i sindacati, già preventivamente cooptati sul libro paga del professore, non è la sinistra antagonista in profonda crisi d'identità e decisamente a corto di antagonismo quando si tratta di combattere Bruxelles e le banche e neppure la Lega di Bossi dispensatrice di aria fritta. Sono i camionisti, che ridotti con le pezze al culo hanno messo i propri mezzi di traverso, bloccando la macchina del consumo e toccando nel vivo l'unico nervo scoperto di un banchiere con tanto aplomb: il portafoglio! Quello suo e dei suoi padroni naturalmente, perchè i portafogli degli italiani somigliano ogni giorno di più a dei porta monete.
Mario Monti è rimasto un poco spiazzato, (ma solo un poco non fatevi illusioni) perchè fermamente convinto di avere comprato tutti coloro che era necessario comprare, per garantirsi l'acquiescenza del paese........


dai partiti politici di ogni colore, oggi uniformemente dipinti di grigio, alle associazioni dei consumatori, dai sindacati ai giornalisti, giù a cascata fino ad arrivare ai leader antagonisti in grado di fomentare una qualche protesta imprevedibile. Con un tacito accordo di chiarezza adamantina. Non si protesta, e se lo si fa occorre sia una protesta puramente di facciata, utile a dare un contentino ai gonzi che menate per il naso da una vita, ma assolutamente priva di qualsiasi valenza pratica. Un paio d'ore di sciopero qua, un altro paio là, un corteo con qualche pietra contro le vetrine  a sinistra (così da poter affogare ogni ambizione rivoltosa nell'anatema contro la violenza) una manifestazione dove i leghisti possano parlarsi addosso (e non è un bel vedere) più a destra, qualche mugugno della Camusso, qualche astratta esternazione di Vendola e Ferrero, riscopertisi paladini dei lavoratori, qualche rimbrotto degli ambientalisti immersi nell'illusione dell'acqua pubblica, fino a al punto da non riuscire a vedere le nuove trivelle del banchiere e il project financing che cementificherà il paese.

Tutti buonini, o muti e rassegnati fate voi, tutti zitti, perfino di fronte ad un folle che racconta loro in TV (quella TV buona e certificata politicamente corretta e un poco di sinistra) come massacrando tassisti, benzinai, edicolanti e farmacisti farà salire il mitico pil dell'11% ed i salari (quali?) del 12%.
Tutti buonini, in fila per tre (per usare l'eufemismo caro a Bennato) alle pompe di benzina e agli sportelli di Equitalia, pronti per riempire i centri commerciali anche la notte, felici dell'eliminazione del denaro contante, che tanto in tasca pesa, e della nuova IMU che si paga volentieri, non fosse altro che per fare un dispetto a Berlusconi.

E poi arrivano loro, i camionisti (coadiuvati pure dai forconi, dai tassisti e da chissà quali armate di satana risalite dagli inferi per l'occasione) sporchi, brutti e volgari a rompere le uova nel paniere.
Paralizzano l'Italia, bucano le gomme a chi non sciopera, sono a rischio d'infiltrazioni mafiose (tuonano Confindustria e la Cancellieri) e d'infiltrazioni fasciste (tuona il partito di Soros), ma soprattutto mettono a repentaglio la macchina del consumo e gli italiani tutti che altro non devono essere se non tubi digerenti dello stesso.
Bloccano strade ed autostrade, impedendo la più preziosa libertà del cittadino, costituita dal pendolarismo e dallo shopping selvaggio. Osano mostrare il muso duro contro il professore che sta lavorando per il bene del paese.
Ma soprattutto sfuggono al controllo dei partiti e dei sindacati, non obbediscono, non cadono nel trappolone destra vs sinistra e sembrano veramente incazzati.

A questo punto bisogna spazzarli via, prima che facciano altri danni, non tanto quelli alla spesa degli italiani, contabilizzati da Confcommercio (che se non fosse una congrega di burattini senza spina dorsale avrebbe già reso pubblici i danni ben più corposi provocati dal professore) ma piuttosto quelli alla stabilità del governo della BCE, organizzata e studiata a tavolino e costata in prebende almeno quanto una manovra finanziaria.
Pensate il disatro prossimo futuro se mai gli italiani sull'onda di questi disperati iniziassero a capire che protestare si può. Anche se non ti chiama in piazza il partito o il sindacato. E si può perfino protestare seriamente, non 2 ore di sciopero nella pausa caffè o sfilatine folkloristiche concordate con la digos, ma proteste vere, ad oltranza (quella parolina magica che brucia come acido) portate per ottenere un risultato e non solamente per fare colore.

Inaccettabile, blasfema, una prospettiva da stroncare sul nascere senza se e senza ma. Chiamate la celere, l'esercito o se preferite il servizio d'ordine della Cgil ma fateli smettere! E smettere subito sia chiaro! Tutti sopra i propri mezzi e dritti a casa in fila per tre, altrimenti oltre alla patente gli confischiamo anche quelli, che tanto di clandestini da far lavorare a nero e mettere alla guida di un camion ce ne sono a profusione nel paese.

19 commenti:

tommybrain ha detto...

GRANDE!!!

artane ha detto...

Analisi lucidissima di quello che sta accadendo.
Sei uno dei pochi che ha il coraggio di descrivere la realtà. Monti sta gettando fumo negli occhi dei più ingenui e preparando il terreno fertile per le banche e la GDO già pronta a rastrellare le piccole farmacie che falliranno per quattro soldi.
Lo stesso accadrà ai tassisti e agli autotrasportatori e alle altre piccole categorie fino alla desertificazione voluta dai grandi gruppi di potere che vogliono insediarsi.

artane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
sigfrida nava ha detto...

fantastico articolo !!!!!!!
chiaro e molto realistico speriamo che gli italiani capiscano di non farsi la guerra ma di sostenere queste categorie per una volta non pensiamo al nostro orticello ma al nostro futuro e sopratutto a quello dei nostri figli e a quelli che non sono ancora nati (per usare le parole del nostro pres. del consiglio) ma sul serio

Unknown ha detto...

Bell'articolo...
La mia memoria fa cilecca,ma in un analisi di qualche anno fa si metteva al c'entro di ogni lotta il nodo dei trasporti,un'arma formidabile per come è strutturata la nostra economia...appoggiamoli e non lasciamoli nai fascisti!!!

Maurizio ha detto...

Articolo allucinante....nel senso ovviamente che deve essere stato scritto evidentemente sotto l'effetto di allucinogeni o forse io che leggo non capisco la situazione.....ma che vuol dire "combattere bruxelles e le banche"???....non viene proposta una soluzione non si dice cosa si dovrebbe fare si spara solo su bersagli fuori contesto...quindi le tasse in più non vanno bene, liberalizzare nemmeno, io vorrei capire chi paga il debito italiano...e nn mi dite perfavore che è colpa delle banche, è colpa nostra il debito nostra nel senso di chi ha governato l'italia ma siamo tutti responsabili delle persone che sono state elette...e tutti responsabili di essere conniventi con un sistema che brucia in sprechi corruzione ed evasione una percentuale da brivido dei nostri soldi...Il contate vietato era la cosa più ovvia efficacie ed a basso costo da fare, insieme al controllo dei conti ci avessimo pensato 10 anni fa nn saremmo qui, veramente non capisco chi è contrario...anzi capisco, capisco che una manovra efficace colpisce chi si è riempito il portafoglio con i soldi delle mie tasse, io lo avrei limitato a 200 euro...

Marie-Jeanne ha detto...

Non penso si potesse spiegare meglio di così. Quello che non capisco è che, benchè siamo in molti ormai a sapere quello che sta succedendo realmente, nessuno reagisce quasi fossimo preda di un immobilismo che non ci permette di andare oltre alle parole.

marco cedolin ha detto...

Gentile Maurizio,
quello che più mi turba è che il lavaggio del pensiero sortisca degli effetti così performanti, da indurre a pensare che occorra assumere allucinogeni per discernere la realtà che sfila dinanzi ai nostri occhi ;-)

Il debito pubblico, gli sprechi, la corruzione e poi la corruzione, gli sprechi, il debito pubblico....il mantra che ogni buon pennivendolo ripete nel tentativo di esorcizzare ogni barlume di consapevolezza.

Dov'erano coloro che "è tutta colpa del debito pubblico" quando negli ultimi 10 anni su queste stesse pagine si denunciavano gli investimenti a perdere di miliardi e miliardi di denaro pubblico, in grandi opere tanto devastanti quanto assolutamente inutili?

E dov'erano coloro che denunciano gli sprechi quando in questa stessa sede si denunciavano gli sprechi miliardari a tutti i livelli, compresi i miliardi depauperati nelle spese in armi e missioni militari al servizio degli USA?

E dov'erano coloro che denunciano la corruzione, quando su queste pagine si denunciava la mafia che alligna in primo luogo nei partiti e nei grandi poteri finanzairi che li governano?

Tutti ectoplasmi, per ricomparire oggi, quando tali argomenti diventano impropriamente motivo per giustificare tasse, salassi, violazioni della privacy ed appropriamento indebito del denaro dei cittadini.

Una proposta? Per fare proposte occorre innanzitutto uscire dalla dittatura, perchè questo è lo stato in cui ci troviamo. Drogatevi, prendete allucinogeni, fate un pò quello che volete, ma svegliatevi, perchè non potete continuare a vivere su Marte, mentre qui sulla terra esiste un problema e pure bello grosso.

Giovanni Greco ha detto...

"Vi dibattete con fatica immane, vi disperate, vi consumate la vita, per acchiappare ombre. Avete degli 'eroi' che per far soldi ed essere 'divi' vi incoraggiano a continuare. Dovreste odiarli, ma li amate.

Berlusconi? E dov'è il problema?

La Camorra? E dov'è il problema?

Le guerre imperiali? E dov'è il problema?

La fame nel mondo? E dov'è il problema?

Sono tutte espressioni dei Sistemi di Potere, brutali, corrotti, avidi. E dov'è il problema?

I Sistemi di Potere, brutali, corrotti, avidi sono la cosa più comune della Storia dell'umanità, nulla di nuovo, ci sono sempre stati: gli imperi coloniali, la schiavitù, la barbarie, l'Inquisizione, le tirannie, lo sfruttamento delle masse, dei bambini, i fascismi, certi comunismi, tutti fenomeni confronto a cui Berlusconi e la Camorra sono minuzie. Vogliamo forse paragonare i Conquistadores spagnoli alla Lega? I Gulag alla Campania?

Ma i popoli si sono organizzati, e li hanno sempre uno a uno spazzati via. Lo hanno fatto quando non c'era la Tv, non c'era Internet, non c'erano le democrazie. Lo hanno fatto quando rischiavano la tortura, lo sterminio, la sparizione nelle fosse comuni, e quando non esisteva una giustizia di alcun tipo a tutelarli. Ma lo hanno sempre saputo fare.
Il dramma del nostro tempo è che non siamo più capaci di farlo. Tutto qui. Pensateci.

Il dramma non è l'esistenza di Berlusconi o di Putin, del Fondo Monetario o di Wall Street. Il dramma non è che ci manca l'informazione, non è infatti che non sappiamo quanto brutali, corrotti, avidi essi siano.

Il dramma è che non sappiamo più spazzarli via. E siamo i primi nella Storia a essere così pavidi.

Potreste pensionare ogni vostro 'paladino' dall'Antisistema per 200 anni, senza perderci assolutamente nulla. Perché il dramma siete voi, noi, tutti noi e la nostra pavidità.

Paolo Barnard"

Anonimo ha detto...

Ciao Marco, ho letto indignata questo post su Facebook, e visto che non seguo la vicenda, ti chiedo se secondo te è vera la notizia...
"Avete ascoltato il ministro Corrado Passera a Ballarò sulla "manifestazione" degli autotrasportatori? Il giorno 11 gennaio il Governo aveva incontrato le rappresentanze sindacali e sociali della categoria trovando delle soluzioni per ogni questione aperta. Poi, in Sicilia, parte la protesta su iniziativa di una minuscola sigla territoriale."

!!!!!!!!!!! che ne pensi?
Marina

marco cedolin ha detto...

Ciao Marina, ti confesso che guardo pochissimo la TV e mai Ballarò, perchè mi provoca (non è certo la sola) forte bruciore di stomaco.
In tutta sincerità non so se il banchiere Passera (non lo chiamerò mai ministro dal momento che non ne ha titolo)abbia o meno incontrato l'11 gennaio delle rappresentanze sindacali degli autotrasportatori.
Nel caso sia così, mi pare evidente che quelle da lui definite "soluzioni" non siano risultate gradite alla categoria.
In quanto alla sigla minuscola, credo che l'entità della stessa importi poco, alla luce del fatto che la protesta, minuscola non mi è sembrata ;-)
Personalmente ritengo sia giunto il momento di abbandonare la fiera del distinguo, fatta di sigle e siglette, movimenti e movimentucci e via discorrendo, per iniziare a ragionare in termini diversi. Se i lavoratori italiani uniti hanno qualche prospettiva di cavarsela, rinchiusi ciascuno nel proprio guscio saranno solo prede nelle mani delle banche, tutti, senza distinzione.

Un caro saluto

claritabona ha detto...

.... l'articolo è interessante e pone l'accento su un dettaglio significativo: quello che ostacola il governo è l'abbassamento del livello dei consumi. Ma in fondo per generarlo, non è neppure necessario scendere in piazza. Le proteste se si fanno invisibili diventano inarrestabili. Allora, se si volesse inaugurare una nuova economia dove al miraggio della crescita si va a sostituire la scelta responsabile della decrescita, basterebbe iniziare a spendere tutti molto di meno, (cosa sicuramente facilitata dalla mancanza di liquidità). Ad acquistare solo il minimo indispensabile,solo da piccoli produttori locali, ad eliminare tutti i beni superflui. se davvero gli vogliamo far fuori, occorre chiudere i conti in banca, consumare non più di un pasto frugale al giorno, fermare tutta la macchina produttiva e iniziare a lavorare su scambio e condivisione facendo il più possibile a meno dei soldi. Allora, solo allora, saranno fregati. Il boicottaggio parte da qui, senza rischi di prendere botte o lacrimogeni in faccia. Se si vuole fermare questa follia, dobbiamo fermarci noi, tutti o il più possibile. L'unico modo per farli scendere dal carrozzone, è renderlo terribilmente scomodo e per niente remunerativo. Allora forse capiranno che hanno bisogno di noi, perchè senza i consumatori, se ne vanno a cozze anche i banchieri. Allora, solo allora scenderanno a compromessi. E questa è una protesta che nessuno può strumentalizzare, perché va nella direzione opposta agli interessi di tutte le lobby, di tutte le mafie. Se non c'è più business, questi sinistri figuri si eclisseranno, se no, con qualche piccolo aggiustamento illusorio, il mondo continuerà a fare schifo. E non avremo neanche il diritto di lamentarci. Basterebbero pochi mesi di sciopero dei consumi per farli scappare a gambe levate o obbligarli a fare le cose come la cittadinanza chiede e non come i loro interessi dettano....

eleonora ha detto...

Grande Marco!
Un'analisi assolutamente corretta e ironica. Spero vivamente che la rivolta dei forconi cioè di chi ha compreso che gli è statto tolto tutto (e siamo solo all'inizio)coinvolga anche gli altri. Ma in Italia chi la fa da padrone sono i dipendenti pubblici e i pensionati poichè hanno ancora (non per molto) un reddito e non sono ancora riusciti a comprendere che sarà nel futuro decurtato come in Grecia.
Eleonora

Hector ha detto...

Caro Marco, oltre ai complimenti d'obbligo per l'articolo come al solitolucidissimo, ed il fatto che qualcuno lo possa considerare frutto di allucinogeni è sintomo o 1) di imbecillità congenita 2) di evidente malafede 3) di tutt'e due le cose insieme....Tu hai anche perso tempo a rispondergli ma dubito che i tuoi argomenti possano avere sortito effetti di sorta... In quanto non c'è peggiore sordo di chi non vuol sentire...

connemara ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
connemara ha detto...

E' vero che non è mai troppo tardi per protestare. Ma fatemi capire fino a 3 mesi fa andava tutto benissimo in questo Paese? Bene Bene facciamoci manipolare! Non potendolo mandare a casa loro questo Governo chiedono a noi di farlo! Che grande popolo il nostro! e i camionisti fanno il lavoro sporci in favore del buon Silvio, del casini e del bersani di turno!

marco cedolin ha detto...

Claritabona,
condivido il tuo pensiero, ed essendo il sottoscritto fra i sostenitori della decrescita non potrebbe essere altrimenti.
Pr mettere in pratica un'azione come quella da te suggerita, a livello generele ovviamente, occorrerebbe però un grado di consapevolezza dell'opinione pubblica assai superiore rispetto all'esistente. Basterà tentare di fare buona informazione sui nostri piccoli blog per farlo salire?

marco cedolin ha detto...

Caro Ettore, sono ben consapevole che i miei argomenti non otterranno effetti di sorta.
E' solo perchè assumo allucinogeni che talvolta vengo assalito dalla speranza che battere martellate su una testa di legno possa essere esercizio foriero di un qualche risultato ;-)

marco cedolin ha detto...

Gentile Connemara,
dove pensi fosse questo blog fino a 3 mesi fa? A raccontare che tutto andava bene, tratteggiando ritratti bucolici di un'Italia simile al Bengodi?
Eravamo qui, a fare esattamente quello che facciamo adesso, dai un'occhiata all'archivio e potrai prenderne coscienza!

Chi si farebbe manipolare e da chi?
Secondo la tua teoria, invero parecchio strampalata, noi protesteremmo contro la dittatura delle banche e l'usuraio seduto a fare il presidente del consiglio, perchè indotti a farlo da Berlusconi, Bersani e Casini che vorrebbero rubargli lo scranno?
Una sorta di rivolta dei camerieri, contro la mano che li ciba, portata avanti attraverso l'aiuto dei camionisti e dei blogger?

Ebbene si, ci hai scoperti, adesso che li manderanno a casa arriveranno anche gli operai e gli impiegati, tutti a fare un complotto contro il buon professore che è un tenerone e vuole solo il bene del paese :-) Se prometti di non dirla a nessuno ti confesso anche un'altra cosa, il vero lavoro sporco lo faranno i benzinai........