sabato 5 maggio 2012

Gli ambulanti e la Bolkestein

Marco Cedolin

Mercoledì scorso, a Torino, alcune centinaia di ambulanti sono scesi in strada contro la direttiva Bolkestein che di fatto metterà seriamente a repentaglio le prospettive della loro attività, già fortemente minate dalla contrazione degli acquisti imposta dalla recessione.
Per tentare di dare alla loro protesta (politicamente scorretta e pertanto completamente ignorata tanto dai media quanto dai partiti che "difendono" i più deboli) una qualche visibilità, gli ambulanti hanno bloccato parzialmente, con l'ausilio, dei propri furgoni la tangenziale torinese in occasione della partita Juventus - Lecce, ingenerando un discreto caos nella circolazione.
Se da un lato questo gesto ha pagato, facendo si che agli ambulanti venisse dedicato qualche trafiletto perfino sulla Stampa, dove oltre a stigmatizzare l'accaduto e "piangere" i poveri tifosi in coda, si é fatto anche brevemente cenno alle ragioni della protesta, dall'altro la risposta della macchina repressiva è stata di quelle da far rizzare i capelli in testa a chiunque ancora pensi che il cittadino dovrebbe essere libero di difendere i propri diritti......


Il questore si é infatti immediatamente attivato per procedere a denunciare 45 manifestanti che rischieranno una sanzione pecuniaria fino 10 mila euro. Mentre già mercoledì poliziotti e vigili avevano dato sfoggio della propria alacrità, dispensando contravvenzioni a pioggia, tanto ai furgoni che partecipavano attivamente al blocco, quanto alle auto dei manifestanti parcheggiate in prossimità della tangenziale.

Il messaggio rivolto dalle istituzioni agli ambulanti appare di una chiarezza adamantina: non create problemi, altrimenti vi rovineremo economicamente ben più di quanto già non lo siate adesso. Intimidazioni e minacce ( come da tempo avviene con chi lotta contro il TAV) che sempre più si stanno allargando dalla sfera fisica a quella economica, nell'evidente tentativo di dissuadere dal protestare tutti coloro che economicamente sono già in ginocchio e fanno salti mortali per mettere insieme il pranzo con la cena.

Mentre al contempo nel merito della direttiva Bolkestein, che praticherà l'eutanasia di quel che resta della piccola distribuzione, continua ad esistere un velo omertoso, sostenuto da tutti quei partiti (comprese le lobbies sindacali e le associaziomi che orbitano nel loro ambito) che si apprestano a domandare il voto degli italiani, pur non avendo alcun titolo per farlo, rappresentando esclusivamente gli interessi di padroni del tutto estranei alla massa degli elettori.

1 commento:

marco schanzer ha detto...

La protesta timida e' un autogol .