mercoledì 4 luglio 2012

Anche a Roma festeggiamo l'indipendenza

Marco Cedolin
Potrebbe essere una buona notizia, ma purtroppo l'oggetto delle celebrazioni è l'indipendenza degli americani e non dagli americani, come sarebbe invece auspicabile dopo 60 anni di colonialismo a 360 gradi che spazia dalle basi militari all'immaginario collettivo.
Le celebrazioni per il 4 luglio, svoltesi presso la villa dell'ambasciatore americano a Roma, con grande dispiegamento di forze dell'ordine e militari italiani e il giusto corrollario di ospiti vip equamente distribuiti fra la politica e la finanza che "contano", hanno bloccato il traffico e comportato la deviazione del percorso degli autobus, causando non pochi disagi ai cittadini di Roma Nord che già si trovano a fare i conti con la canicola....

Sarebbe senza dubbio interessante portare una riflessione nel merito di quanto il nostro paese sia pronto a genuflettersi di fronte al padrone a stelle e strisce (l'Indipendenza americana viene da sempre festeggiata nella maggior parte dei comuni che ospitano basi militari statunitensi) ogni qualvolta la cosa si renda necessaria. Così come gioverebbe comprendere in base a quali criteri di opportunità vengano mobilitati uomini e mezzi pagati con il denaro dei contribuenti, per festeggiare le indipendenze altrui, mentre in Italia si chiudono gli ospedali e si negano le medicine ai malati.

Come sempre non ci saranno risposte, nè reazioni, dal momento che gli italiani a genuflettersi hanno ormai preso gusto. Non ci resta che mettere nel freezer il tacchino per novembre e prepararci a "ringraziare" anche noi.

3 commenti:

marco schanzer ha detto...

La mancanza di un sentimento e di una strategia per l'indipendenza sono alla base della nostra Storia che scorre senza senso .
Approntare un metodo per non far comandare sempre il peggiore e' una necessita' assoluta per un essere con le potenzialita' dell'Uomo .
Che vanno ben al di la' di guardare e sorridere dalla gabbia .

barbaranotav ha detto...

già. E quando tocca a noi?
I partigiani sono troppo riconoscenti credo....

Hector ha detto...

e vorrei vedere...se non ci fossero stati gli americani il servizio militare lo avremmo svolto nella GNR i maschietti e nelle SAF le femminucce...