venerdì 29 giugno 2012

Questo pallone tirato per la giacchetta

Marco Cedolin

L'Italia di Prandelli vola in finale ai campionati europei di calcio, contro tutte le previsioni della vigilia, dopo avere battuto con merito la Germania, mentre l'Italia di monti  (che purtroppo é anche la nostra), continua ad inabissarsi ogni giorno di più, come ampiamente previsto, nelle sabbie mobili della povertà e della disgregazione sociale.
Il parallelismo potrebbe anche starci, se proposto con la consapevolezza che il calcio é un gioco, mentre la devastante situazione economica e sociale rappresenta la cruda realtà, del tutto priva di qualsiasi sfumatura ludica.
Quella consapevolezza che al contrario in questi giorni di canicola soffocante, sospesi a metà fra Scipione e Caronte, sembra essere venuta meno troppo spesso ed un po' a tutti i livelli, tanto nel mainstream quanto fra coloro che costruiscono, leggono e commentano l'informazione genuina su internet.
La pletora di mestieranti d'accatto che compongono le redazioni di giornali e TV.....

mercoledì 27 giugno 2012

Rubiamo ai poveri per dare alle banche

Marco Cedolin

La confraternita di usurai prezzolati che dopo il golpe dello scorso novembre usurpa i banchi del governo, continua a maramaldeggiare allegramente sotto la guida di Mario Monti e con il sostegno incondizionato di un parlamento composto da zombies, pronti a ratificare qualsiasi bestialità venga loro ordinata.
Lacrima Fornero ha iniziato ad impegnarsi con cura certosina nella sostituzione della produzione industriale con quella dei disoccupati, il tutto naturalmente al fine di creare la crescita e partendo dal presupposto che "il lavoro non è un diritto", bensì una creatura ectoplasmatica destinata a venire esorcizzata per sempre. Il "buon" Di Pietro e la Lega si scagliano contro le sue parole, ritenendole in contrasto con la costituzione. Ma sono stati (anche) loro a sostituire la costituzione con il Trattato di Lisbona , perchè continuare a fingere che quello che è ormai ridotto a carta straccia esista ancora?
I tagli dei servizi al cittadino e dello stato sociale oggi li chiamano "spending review", probabilmente perché usare il linguaggio del padrone incrementa l'appeal e contribuisce a far si che l'interessato non capisca una mazza di quello che viene ordito alle sue spalle....

sabato 23 giugno 2012

Decrescita è uscire dalla logica che piace anche a sinistra

Marco Cedolin
Gentile direttore,
ho avuto occasione di leggere sulle pagine del suo giornale l’interessante intervista all’economista Passarella, dal titolo “La decrescita? Come l’austerità di Monti” e non senza un certo rammarico sono stato costretto a prendere atto del fatto che chiunque abbia in testa un martello, non può prescindere dalla tentazione di vedere tutto ciò che lo circonda sotto forma di chiodo.
In primo luogo stigmatizzare l'operato di Mario Monti, che sta provvedendo per conto terzi a liquidare tanto le risorse, quanto la residua sovranità del Belpaese, attraverso una politica di tassazione indiscriminata e sistematica soppressione dei diritti del cittadino, in un’ottica di alienazione morale e materiale degli italiani, con la parola “austerità” mi sembra assai riduttivo. L’austerità non è necessariamente un qualcosa di negativo, potendo anche essere utile qualora se ne ravvisi la necessità. La messa in liquidazione di un paese, per compiacere un disegno sovranazionale, gestito dai grandi poteri finanziari mondiali, al contrario negativa lo è sempre.....

mercoledì 20 giugno 2012

Anche la Germania boccia il TAV

Marco Cedolin

Nonostante in Italia esista un silenzio omertoso sull'argomento, in tutta Europa stanno riducendosi sempre più i paesi ancora disposti ad investire al futuro su un progetto ritenuto obsoleto ed antieconomico come quello dell'alta velocità. In parte a causa della crisi economica che ha ridotto drasticamente le risorse disponibili, in parte perché dove già esiste il TAV ha ormai mostrato tutti i suoi limiti di costosissimo "gioco che non vale la candela".
Dopo la rinuncia di Lisbona (previsto luogo di partenza dell'immaginifico corridoio 5 Lisbona - Kiev) che nel mese di marzo ha definitivamente abbandonato il progetto dell'alta velocità, già sospeso da oltre un anno, decidendo di privilegiare lo sviluppo delle tratte marittime, è arrivato anche il turno della Germania.
In un'intervista di qualche settimana fa, il presidente delle ferrovie tedesche, Rudiger Grube ha infatti rivelato il disinteresse nei confronti di nuovi progetti TAV e la volontà di privilegiare l'affidabilità, anziché la velocità......

domenica 17 giugno 2012

Si è votato ad Atene o a Bruxelles?

Marco Cedolin

Non era mai accaduto dalla fine della guerra fredda, che alla campagna elettorale per il voto all'interno di uno stato sovrano, partecipassero con tanta enfasi tutti i grandi poteri che gestiscono la politica e la finanza globale. Dai leader dei paesi europei ai vertici della BCE e del FMI, passando attraverso le grancasse dei media di tutta Europa.
La nuova tornata elettorale, che a distanza di un solo mese dalla precedente ha riportato quasi 10 milioni di greci alle urne, dal momento che l'esito della votazione di maggio non aveva consentito la formazione di un governo che avallasse i diktat della BCE, è stata dipinta nell'immaginario collettivo come una sorta di referendum sull'euro, dal cui esito sarebbe dipeso il futuro della sciagurata moneta che ci accompagna da ormai dieci anni.
Capi di stato (con in testa Angela Merkel), mestieranti politici, banchieri, economisti d'accatto, giornalisti mainstream ed esperti da cortile di ogni risma e colore si sono prodigati senza sosta, nell'appellarsi al senso di responsabilità del popolo greco, affinchè si recasse in massa a votare il sostegno alla UE, all'euro e al piano di austerità che di tale sudditanza é parte integrante.....

giovedì 14 giugno 2012

Svenditalia

Marco Cedolin

Il "grande usuraio", parafrasando Stefano Benni un poco più sboccato nei suoi Celestini, sembra ormai essere in procinto di pensare alle cose serie. Dopo la valanga di nuove tasse (che con l'acuirsi della recessione non renderanno granché), dopo l'eliminazione delle pensioni per le generazioni future, che comunque saranno costrette a pagare sempre più Inps, dopo avere posto le basi per un mercato del lavoro dove esisterà solo più la parola "uscita", inizia il periodo delle grandi svendite. Saldi fuori stagione che costituivano il motivo primo dell'insediamento a Palazzo Chigi di un banchiere di Goldman Sachs che nessuno aveva votato, ma Napolitano si era premurato di nominare senatore a vita, per una serie di meriti che si perdono nell'imponderabile....

lunedì 11 giugno 2012

“Tav a Vicenza? Una presa in giro colossale”

Luca Matteazzi
«Vi stanno prendendo per il culo, e tanto anche». Quando gli si chiede di commentare le ultime novità sul passaggio della Tav a Vicenza, Marco Cedolin non le manda certo a dire. Di Tav lui si occupa da tempo. Come giornalista, blogger, scrittore (tra i suoi libri ci sono “Tav in Val di Susa, un buio nel tunnel della democrazia” e “Grandi Opere, le infrastrutture dell’assurdo”), militante dei No Tav piemontesi ed esponente del movimento per la “decrescita felice”. E smonta punto per punto il progetto di alta velocità low cost presentato la settimana scorsa dalle categorie economiche vicentine e fatto suo dal sindaco Achille Variati del Pd. «È tutto fumo. È una proposta fatta per la stampa e per trovare consenso tra la popolazione, ma in realtà priva di senso».
Si comincia con il progetto della nuova stazione in zona Fiera....

sabato 9 giugno 2012

Rivoluzionari contro

Marco Cedolin
Sta assumendo dei toni grotteschi la vicenda concernente l'attacco di presunti attivisti di Anonymous al sito di Beppe Grillo, oggi non più solo comico, ma anche riferimento politico di un movimento come quello a 5 stelle che ha di recente ottenuto i primi risultati significativi nella tornata elettorale del mese scorso.
Sorvolando sulla reale natura del gruppo di rivoluzionari da tastiera che si cela dietro la sigla Anonymous, risulta piuttosto singolare il fatto che l'attacco in questione arrivi proprio nel momento in cui il movimento di Beppe Grillo sta muovendo i primi passi nell'agone politico, osteggiato con furia belluina non solo dai mestieranti del Pd con e senza elle, ma anche da buona parte della sinistra radicale, assai disorientata per lo "scippo" di molte delle battaglie che negli ultimi anni ha finto maldestramente di portare avanti......

venerdì 8 giugno 2012

Le banche si mangiano la RAI

Marco Cedolin

Da un paio di giorni in molti si stavano domandando la ragione del piagnisteo di Monti, trasformatosi per l'occasione in un epigono di lacrima Fornero, riguardo alla perdita dell'appoggio dei "poteri forti" di cui egli si reputava vittima.
La risposta sembra essere arrivata questa sera, quando il contraltare a tanti lai presidenziali si è concretato in un vero e proprio colpo di mano, attraverso il quale l'usuraio di Goldman Sachs ha d'imperio posto la RAI nelle mani dei banchieri, affinché ne facciano buon uso.
Anna Maria Tarantola, attualmente vice direttore generale della Banca d'Italia, sarà la nuova Presidente della TV di stato, Luigi Gubitosi di Bank of America diventerà il nuovo direttore generale, mentre Angelo Marcello Cardani, bocconiano doc e grande amico di Monti rivestirà il ruolo di nuovo Presdidente dell'Agcom.......

giovedì 7 giugno 2012

Berremo anche questa?

Marco Cedolin

L'esplosione avvenuta dinanzi alla scuola Morvillo di Brindisi, nella quale trovò la morte la sedicenne Melissa, sembrò fin dal primo momento figlia di quella strategia della tensione alla quale in Italia siamo purtroppo tristemente abituati. In tutta evidenza qualcosa non aveva però funzionato a dovere, come dimostrano le tantissime inconguenze emerse riguardo all'attentato. Stando alle dichiarazioni degli inquirenti a scoppiare furono tre bombole di gas collegate fra loro, ma i risultati della deflagrazione non sembravano affatto compatibili con un elemento di questo genere. Gli inquirenti in un primo tempo dichiararono che la bomba artigianale era comandata da un timer programmato per provocare lo scoppio nel momento di maggior afflusso degli studenti, "fortunatamente" bloccatosi anticipatamente. Poi invece del timer non si fece più menzione e l'artefice dell'attentato diventò una persona anziana ripresa dalle telecamere, con in mano un telecomando a distanza. Poco importa se l'uso di un telecomando a distanza fosse un elemento scarsamente in sintonia con un ordigno di costruzione artigianale (e il timer bloccato che fine aveva fatto?) e se, come ben sa chiunque abbia una minima competenza nel campo degli esplosivi, per provocare la deflagrazione di tre bombole del gas sarebbe stato necessario disporre di una certa quantità di esplosivo ad alto potenziale, difficilmente reperibile e assai poco artigianale.
Alle incongruenze si sommò la caducità del clamore mediatico. Dopo la sovraesposizione iniziale sui giornali e nei TG, abortita sul nascere la pista mafiosa che vaticinava improbabili ritorsioni ed evaporata altrettanto lestamente la pista terroristica che ventilava un collegamento con l'attentato occorso a Genova al manager Ansaldo, la bomba di Brindisi fu rinchiusa in tutta fretta nel cassetto dell'oblio mediatico.
Per ricomparire solo oggi, con la fulgida veste del caso risolto (o in via di risoluzione) dove esiste un colpevole con nome e cognome, con annessa chiara dinamica di come si svolsero i fatti e di quale fosse il movente all'origine degli stessi.....

martedì 5 giugno 2012

Il buongiorno si vede dal mattino

Marco Cedolin

Le giornate stanno continuando ad allungarsi, l'aria si é fatta tiepida e mentre l'estate sta iniziando a fare capolino, sembra giunto il momento di trastullarci con un sommario bilancio di questo primo semestre di governo dei banchieri, partendo dal presupposto che probabilmente nel momento del golpe operato dalla premiata ditta Monti & Napolitano, eravamo stati troppo ottimisti.
La pressione fiscale é salita a dismisura, a causa dell'introduzione di una marea di nuove tasse e delle accise sul prezzo dei carburanti. I redditi delle persone meno abbienti  sono quelli che ne hanno risentito di più e si stanno drammaticamente allungando le file alle mense della Caritas, le persone costrette a dormire in macchina e quelle letteralmente buttate sotto ad un ponte da Equitalia.
Ma nonostante l'aumento esponenziale della tassazione, le entrate del governo risultano inferiori di 3,4 miliardi rispetto alle previsioni e resta difficile immaginare che una congrega di contabili e banchieri non avesse previsto che la contrazione dei consumi e delle imprese, determinata proprio dalle nuove tasse, avrebbe provocato un effetto domino di questo tipo. Per fare fronte a questo ammanco di cassa, la soluzione sarà quella d'imporre nuove tasse che ridurranno ulteriormente le entrate dello stato, in un gioco al massacro il cui senso ultimo può essere solo la volontà di portare al fallimento questo disgraziato paese, per poi venderlo a tranci al miglior offerente....