giovedì 27 novembre 2014

Una giornata nel paese di Ladylike e Mr. Bean

Marco Cedolin
Scorrendo i titoli dei media mainstream, proviamo a scoprire quello che dicono, ma anche quanto non dicono, poichè sarebbe sconveniente farlo e finiremo per convincerci che nel paese di Mr. Bean e Ladylike davvero nulla è impossibile.
A Verona un uomo di 60 anni ha trovato la morte sul sedile della propria auto, dove era costretto a vivere da quando aveva perso il lavoro e la casa. Con tutta probabilità lo hanno ucciso il freddo e gli stenti, ma i "grandi giornali" hanno considerato questa tragedia una notizia disdicevole, preferendo dare risalto a fatti davvero molto, ma molto più importanti.....

Fra i fatti più importanti le fronde interne al Movimento 5 stelle, sempre più simile al PD nelle sue lotte intestine, con i due deputati a rischio di espulsione attraverso il voto online, in una battaglia che si consumerà fino all'ultimo byte.

Ma anche il Renzi nazionale, che alla scuola della Guardia di Finanza promette onore e disciplina, per vincere la battaglia contro l'evasione fiscale, e detto dal leader di un partito che vanta il primato di politici indagati per malaffare, l'intento sembra quanto meno un poco originale.

Oppure il vertice di Forza Italia, dove sembra forte il proposito di non essere più Gregari di nessun Matteo, senza però che manchi la volontà di essere comunque gregari di qualcuno o qualcosa, e siccome l'ex Silvio nazionale non sarebbe più in grado di aggregare neppure i pezzetti del lego, resta la domanda su chi mai potrà aggregare questa allegra congrega di gregari a vita.

E per chiudere in bellezza, non poteva mancare il rettiliano Draghi ad asserire con convinzione che il rigore non basterebbe più. Le nazioni devono cedere la sovranità (ad avercela ancora) e metterla a disposizione dell'Eurozona, la quale ha bisogno di condividere ulteriormente sovranità, laddove il verbo condividere si declina in usurpare e la parola sovranità somiglia sempre più al sangue della gente, che la stessa Eurozona sta suggendo vorace fino all'ultima goccia. Palazzo Chigi, naturalmente si è affrettato a dire di essere pronto a fare la sua parte, dimenticando il fatto che di sovranità da poter cedere in Italia non se ne vede più neppure l'ombra, ma questa in fondo è solo una quisquilia.

Nonostante tutta questa ridda di parole, dichiarazioni, promesse ed intendimenti, l'unica cosa che continua a macerarmi nell'animo è proprio Luigi "detto Toni", disgraziato di 60 anni che l'Italia ha lasciato morire, chiuso in un'auto diventata camera da letto, senza che la tragedia indigni neppure uno dei mentori del buonismo d'accatto che ad ogni battito di ciglia s'indignano a comando per la fesseria giornaliera che fa tanto radical chic.

Nessun commento: