domenica 2 luglio 2017

Resistenza agli antibiotici: un incubo per il futuro

Marco Cedolin

Già oggi nella sola Europa 25000 persone muoiono ogni anno a causa della resistenza antimicrobica, dal momento che gli antibiotici conosciuti risultano del tutto inefficaci nel contrastare l'infezione che hanno contratto. Secondo l'opinione degli esperti, se non si riuscirà a porre rimedio al fenomeno, entro il 2050 la resistenza agli antibiotici potrebbe diventare una delle principali cause di morte dell'uomo moderno arrivando a provocare perfino più vittime del cancro.....

La Commissione europea nei giorni scorsi ha diffuso una serie di linee guida concernenti l'uso "prudente" degli antibiotici nella medicina umana e messo a punto un piano finalizzato a monitorare il fenomeno negli esseri umani, negli animali e nell'ambiente, dal momento che la conoscenza delle dinamiche che generano il problema sembra essere a livello scientifico ancora parcellare e lacunosa.

Ma per quale ragione i microbi che assalgono il nostro corpo stanno diventando sempre meno sensibili all'azione degli antibiotici? La ricerca medica senza dubbio deve ancora trovare molte risposte, ma sostanzialmente la responsabilità è da imputare all'assuefazione del nostro organismo agli antimicrobici, determinata da un'eccessiva assunzione degli stessi.

Le cause di questa "overdose" di antibiotici che progressivamente ne pregiudica l'efficacia sono da ricercarsi non solamente nell'esagerato utilizzo degli stessi (proprio quello che le nuove linee guida intendono stemperare) a causa di prescrizioni mediche propense a ricorrere a farmaci antimicrobici anche qualora non sia strettamente necessario. Ma anche all'uso smodato dei farmaci antibiotici nell'ambito animale all'interno degli allevamenti intensivi, grazie al quale attraverso gli alimenti che ingeriamo assumiamo ingenti quantità degli stessi in maniera del tutto incontrollata e senza alcuna possibilità di sottrarci all'overdose farmacologica.

Ancora una volta, come accade sempre più spesso, fra le pieghe delle fascinazioni del progresso che ci ammalia rischiano di nascondersi pericoli mortali che avevamo sottovalutato, abbagliati dal miraggio del modernismo e della crescita infinita.


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