sabato 20 aprile 2013

Il Cambiamento

Marco Cedolin
Ci sono voluti quasi due mesi, dopo le elezioni di febbraio, per condurre l'Italia al punto d'incontro con il secondo golpe, promesso da Napolitano e da Monti a tutti i poteri forti internazionali alla vigilia della campagna elettorale.
In molti si supponeva che saremmo giunti al nuovo colpo di stato, attraverso le ire dei mercati ed il progredire dello spread, invece la strada scelta è stata di tutt'altra natura. Bersani e Berlusconi hanno di fatto menato per il naso gli italiani che li hanno votati, attraverso due mesi di teatrino tanto folkloristico e disordinato, quanto mirato ad ottenere l'effetto voluto. Il primo ostinandosi fintamente ad inseguire l'appoggio di Beppe Grillo, pur sapendo bene che mancava qualsiasi spazio per ottenerlo. Il secondo cavalcando l'affondamento dell'Italia (quasi le colpe del disastro fossero di un evento tellurico) ed inseguendo Bersani, fingendo di volerlo abbracciare stretto.
PD e PDL hanno passato il tempo cianciando di cambiamento e chiamando i propri elettori a manifestazioni farsa, fino ad arrivare al momento dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica.....


Giunti al punto concordato, Bersani, pur avendo la possibilità di fare eleggere fin dalla prima votazione un uomo del suo partito, nella persona di Stefano Rodotà, proposto molto generosamente da Beppe Grillo, unitamente alla promessa di quell'apertura in chiave nuovo governo a lungo (fintamente) agognata, ha detto di NO, preferendo proporre Marini con il gradimento di Berlusconi. Giunto alla quarta votazione, quando Marini avrebbe avuto i voti per venire eletto, essendo scesa la soglia, ha detto di NO anche a Marini, preferendo riesumare il cadavere politico di Romano Prodi, uno dei pochi uomini invisi a Berlusconi e pertanto destinabile a venire bruciato, mancando l'appoggio del PDL e del partito di Monti.

A questo punto i giochi erano fatti, per giustificare l'avvento del golpe. Tutti i partiti (a parte Grillo ovviamente) in fila alla corte di Giorgio Napolitano, per incoronarlo alla guida del secondo colpo di stato, così come imponevano i dettami della troika e dell'amministrazione Obama.
Basta dissidi, basta veti incrociati, basta franchi tiratori, basta distinguo, basta presidi a comando davanti a Montecitorio, basta polemiche. Tutti uniti, felici e soddisfatti, nel nome del nuovo che avanza e garantirà all'Italia un futuro prospero, sulla falsariga di quanto sperimentato negli ultimi anni.

Molto (ma proprio molto) presto anche la formazione del nuovo governo non sarà più un problema. Nessuno parlerà più di elezioni, nessuno si sentirà in difetto ad abbracciare il proprio avversario politico, nessuno si sognerà di creare problemi. Napolitano nominerà Giuliano Amato alla guida di un nuovo governo delle banche, sulla falsariga di quello guidato da Monti e tutto sarà pronto per le nuove tasse, i nuovi licenziamenti, i nuovi suicidi ed il nuovo crollo del paese.

Il cambiamento arriva a grandi passi, attenti a non rimanere disorientati. E Beppe Grillo? Fino all'ultima votazione il movimento 5 stelle ha continuato a sostenere il nome (condivisibile o meno) di Stefano Rodotà, ma a detta della vulgata si tratterebbe di un partito incoerente, inesperto e privo di senso di responsabilità. Buona parte della colpa di quanto accaduto verrà attribuita a lui. Voleva il cambiamento e ora che Napolitano viene ad incarnarlo non si sente in dovere di appoggiarlo? Vergogna!

10 commenti:

marco schanzer ha detto...

Non concordo solo sulla definizione di irresponsabile affibbiata al M5S . E' sbagliata .Ed e' sbagliato criticare senza scendere nella fossa dei combattimenti .
Questa sera , sabato ,dalle ore 20 , protesta a Piazza Montecitorio .Project Civilization offre la colazione da Giolitti .

marco cedolin ha detto...

Era ironico, Marco ;-)

marco schanzer ha detto...

la piazza e' gia piena . Giolitti alle 8 ?

nonno enio ha detto...

ce l'hanno messo ancora in quel posto, questa volta hanno persino risparmiato la vasellina. C'è solo d'augurarsi di riandare a votare con una legge seria per potersi sbarazzare di questi rimasugli di politica vecchia e stantia...

lelamedispadaccinonero ha detto...

se m5s avesse avuto il 50% dei voti tutti noi avremmo capito la sua vera natura.

lo dimostrano i loro discorsi da pro euro, lo dimostrano i loro candidati pro euro e pro moneta elettronica

non si può sconfiggere un sistema rispettando le loro regole (truccate)

lelamedispadaccinonero.blogspot.it

marco schanzer ha detto...

concordo con la seconda parte del commento precedente .E' un errore pesantissimo .

Eleonora ha detto...

Infondo, il "pilota automatico" di draghi non era questo? m5s o no, quella era la nostra fine. Di restare in mano alla troika e agli yankees. Che, sentitamente ringraziano. Ad oggi, circolano due nomi come possibili premier: amato e enrico letta. Due illuminati che finiranno la distruzione dell'italia.

marco schanzer ha detto...

a meno che noi non ci dissociamo con i fatti . E cominciamo a farci una economia indipendente da loro .

Pier Luigi ha detto...

Il comportamento del PD in questa fase è veramente inclassificabile tanto è ipocrita e disgustoso. ll Nome di Rodotà poteva forse rompere le uove nel paniere a molti, pertanto si è preferito Napolitano, almeno con lui l'Inciucio è sicuro.

michiamoaldo ha detto...

A Napolitano non hanno avuto il coraggio di dire no. Le tensioni sociali aumenteranno, e se per iniziare trovassero in parlamento come portavoce i 160 dei 5stelle e quei 100 del no a prodi? Mi illudo?